Amatrice è formata da 2.500 abitanti, si trova nella provincia di Rieti nel Lazio, ed è famosa per il Parco Nazionale del Gran Sasso, per i Monti della Laga e per le sue 100 chiese presenti sul territorio. Incastonata tra l’Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, scopriamo cosa offre e cosa vedere ad Amatrice e nei suoi dintorni.
Amatrice: origine del nome
Secondo le ipotesi, il nome Amatrice deriverebbe dall’area situata al lato sinistro del fiume, chiamato matrice in alcuni documenti medievali, ovvero il luogo in cui il borgo è situato.
La storia di Amatrice
La Conca di Amatrice attesta che era dall’età protostorica. La posizione strategica lungo il tracciato della Via Salaria spiega la continuità dell’insediamento nella conca sin dall’epoca preromana. Secondo la tradizione Summa Villarum trasmise il proprio nome a tutta l’area circostante, durante il periodo in cui la zona stessa fu annessa al Ducato di Spoleto.
Nel Regesto di Farfa, un documento che copre il periodo che va dalla metà dell’VIII secolo agli inizi del XII, sono riportati i nomi di numerose località e villaggi dell’attuale comune, tra cui Matrice, che compare nel 1012 e viene nuovamente menzionato nel 1037 in un diploma in cui l’imperatore Corrado II conferma al Vescovo di Ascoli le sue proprietà.
Nel 1265 il borgo di Amatrice entrò a far parte del regno di Napoli, anche se non volle, e per questo motivo si ribellò più volte negli anni successivi. Carlo d’Angiò decise quindi di mandare gli eserciti a debellare le rivolte, e nello stesso periodo caddero i Baroni, e si costituì la “Universitas”, ovvero un comune autonomo dal potere centrale, e che veniva governato tramite il parlamento.
Negli anni successivi a questi eventi Amatrice si scontrò più volte con le città e castelli vicini, come il conflitto di Norcia, quello di Arquata e dell’Aquila.
Successivamente Amatrice si alleò con Ascoli, e presero parte all’assedio dell’Aquila, comandati da Braccio Fortebraccio, il quale però li portò alla sconfitta.
Durante i conflitti tra angioini e aragonesi, i quali volevano conquistare il regno di Napoli, Amatrice si alleò con questi ultimi, e il suo aiuto fece sì che il sovrano degli aragonesi la premiò con il privilegio di battere moneta, utilizzando il motto “Fidelis Amatrix”.
Nel 1529 Amatrice venne riconquistata da Filiberto di Chalon, il quale decise di dare il paese come feudo ad un suo capitano, Alessandro Vitelli, passando poi sotto la proprietà di un ramo degli Orsini, e di seguito dei Medici di Firenze, i quali le tennero fino al 1737.
Nel 1759 Amatrice entrò a far parte dei possedimenti personali del re di Napoli, e poi, nel XVIII secolo, il villaggio di Amatrice fu preda dei briganti.
Il borgo di Amatrice si estende su uno sperone roccioso e comprende 69 frazioni o “ville”, seppur in origine risultano più di 90. L’assetto urbanistico della città risale a un periodo antecedente all’epoca rinascimentale, come suggerito dalla configurazione della pianta che si sviluppa lungo sette strade parallele curvilinee (un tratto tipico del periodo medievale) orientate in direzione est-ovest. La principale arteria stradale è l’attuale Corso Umberto I, che si incrocia a forma di croce con altre due vie.
Cosa vedere ad Amatrice
La planimetria urbana della città risale al 1200 e presenta una disposizione che comprende il corso principale, l’antica piazza, sette strade parallele e due che si intersecano in modo ortogonale. Il centro storico di Amatrice, un tempo era circondato da un sistema di fortificazioni, che conserva ad oggi alcuni tratti che sono pervenuti fino ai giorni nostri.
L’accesso al centro storico avveniva attraverso sei porte distintive. Percorrendo le vie di Amatrice, oltre alle molte chiese, torri e fontane, si possono ammirare imponenti palazzi che testimoniano la residenza di importanti famiglie nobiliari. Tra questi, spiccano Palazzo Vitelli, Palazzo Orsini, Palazzo Paolini e Palazzo De Berardinis.
In prossimità della Chiesa di Sant’Agostino, sorge la Torre Campanaria, originariamente inclusa all’interno delle mura cittadine e fungeva da elemento di difesa tra le torri circostanti.
All’interno del contesto urbano si evidenziano alcuni elementi di rilievo, tra cui la Torre Civica risalente al XIII secolo, la quale rappresenta un’icona del paesaggio cittadino. Inoltre, la Chiesa di Sant’Agostino si distingue per il suo pregevole portale di stile tardo gotico e la presenza di affreschi di grande valore artistico, quali l’Annunciazione e la Madonna con Bambino e Angeli.
La Chiesa di Sant’Emidio, invece, risalente al XV secolo, è un altro esempio di importanza storica, con le sue caratteristiche architettoniche tipiche del periodo. Non da meno, la Chiesa di San Francesco, che risale alla seconda metà del Trecento, affascina numerosi visitatori per il suo portale gotico in marmo che racchiude affreschi datati al XV secolo.
Il borgo di Amatrice è rinomata per la sua straordinaria tradizione culinaria e agro-alimentare, che le conferisce un posto di rilievo tra i borghi più belli d’Italia e più apprezzati per la sua gastronomia.
Eventi ad Amatrice
Iniziamo il tour tra gli eventi di Amatrice partendo dalla Sagra dell’Amatriciana, la quale si svolge nell’ultimo weekend di agosto, poi vi è la festa d’autunno che si completano con mercatini e bancarelle dei sapori del territorio.
La rievocazione pane dei santi avviene nella ricorrenza di Ognissanti e durante la quale viene donata la tradizionale pagnotta, in seguito tra gli eventi da vedere ad Amatrice troviamo il Palio dei Somari, durante il quale appunto avviene la Corsa degli Asini, presso il “somarodromo”.
Amatrice a Cavallo, invece è una fiera equestre, dove sfilano carrozze e carri, oltre alla presenza di bancarelle di prodotti gastronomici e tradizionali, assistendo ai spettacoli equestri e musica country.
Un altro appuntamento da non perdere sono i festeggiamenti in onore della Madonna di Filetta, durante i quali si celebrano la messa e la processione.
Da non perdere la celebrazione della festa dell’Immacolata Concezione, che comprende la partecipazione alla messa, la processione, la presenza di mercatini, la realizzazione di un presepe e la degustazione di cibi tradizionali. Inoltre, si tiene la festa degli antichi sapori e saperi, un evento in cui giovani e adulti possono immergersi nelle tradizioni locali attraverso la degustazione di piatti tipici, l’esecuzione di balli e l’ascolto di musiche popolari.
Cosa mangiare ad Amatrice
I piatti principali di Amatrice che si possono degustare, sono ovviamente gli spaghetti all’amatriciana e gli gnocchi ricci, oltre ai numerosi prodotti come il guanciale, il pecorino, la ricotta, la patata turchesa, le fragole, il miele, la salsa all’amatriciana, la mortadella, i frutti di bosco, le patate, i fagioli, le pizzette all’amatriciana, le ciambelle del bambino, le mele, il gelato al gusto di amatrice, lo zafferano, la pasta secca, i biscotti al farro, la crostata al farro, la ferrattella e la frittata tradizionale di pasqua, la frittatòna.
Informazioni Turistiche
Regione Lazio
Provincia Rieti
Altitudine 955 mt
Abitanti 2.000
Patrono Maria dell’Ascensione o Filetta, giovedì antecedente la domenica Santa dell’Ascensione
Sito Istituzionale