Borghi più Belli del Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino, che si estende tra Calabria e Basilicata, offre paesaggi mozzafiato e un patrimonio culturale di inestimabile valore. Oltre alla straordinaria bellezza naturale, questa regione ospita alcuni dei borghi del Pollino più affascinanti, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e dove tradizioni millenarie convivono con il ritmo lento della vita quotidiana. Scoprire i borghi più belli del Pollino è un’esperienza unica, dove ogni angolo nasconde una storia, un’opera d’arte o un panorama da sogno. Ecco una guida completa ai borghi del Pollino da visitare, un viaggio che vi porterà alla scoperta di gemme nascoste tra le montagne.

Borghi da visitare nel Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino, situato tra le spettacolari regioni della Calabria e della Basilicata, è un vero paradiso naturale che si distingue per i suoi paesaggi selvaggi e la sua ricca biodiversità. Ma oltre a foreste lussureggianti e maestose montagne, il parco custodisce anche alcuni dei borghi del Pollino più affascinanti d’Italia, dove il tempo sembra essersi fermato. Questi luoghi, caratterizzati da antiche tradizioni e da un’incredibile ricchezza storica, sono dei veri scrigni di tesori culturali.

Scoprire i borghi più belli del Pollino significa immergersi in un viaggio tra arte, storia e natura. Ogni borgo ha una sua anima unica, fatta di vicoli stretti, chiese storiche e panorami mozzafiato. In questa guida esploreremo i borghi del Pollino da visitare, ognuno con la sua atmosfera unica e le sue storie da raccontare, per farvi vivere un’esperienza autentica e indimenticabile nel cuore di questa meravigliosa regione.

Castelsaraceno

Uno dei borghi del Pollino più iconici è Castelsaraceno, situato su una collina in posizione strategica. Fondato dai Saraceni nel 1031, questo borgo del Pollino è famoso non solo per la sua storia, ma anche per il ponte tibetano più lungo del mondo, inaugurato nel 2021. Con i suoi 586 metri di lunghezza, il ponte collega il Parco Nazionale del Pollino al Parco dell’Appennino Lucano, offrendo una vista mozzafiato sulle montagne circostanti.

Passeggiare tra le vie di Castelsaraceno significa immergersi in un’atmosfera di altri tempi, ammirando la Chiesa di Santa Maria Assunta e il panorama che si apre sulle valli circostanti. Questo borgo è perfetto per gli amanti della natura e dell’avventura, ma anche per chi cerca un luogo romantico e suggestivo.

Viggianello

Viggianello, un altro dei borghi da visitare nel Pollino, è situato ai piedi del massiccio del Pollino ed è noto per le sue radici bizantine e normanne. Il borgo offre una combinazione perfetta di storia e natura, con numerose chiese e palazzi che testimoniano il suo ricco passato.

Tra le attrazioni principali vi sono la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e il Castello Normanno, entrambi immersi in un contesto naturale spettacolare. Viggianello è anche una base ideale per escursioni nel Parco Nazionale del Pollino, offrendo sentieri per trekking, passeggiate a cavallo e sport all’aria aperta.

Aieta

Aieta, situato sulle colline dell’Alto Tirreno cosentino, è un altro dei borghi del Pollino da visitare. Questo borgo è noto per il suo Palazzo Baronale, un raro esempio di architettura rinascimentale in Calabria, e per la sua posizione panoramica che offre viste spettacolari sul Golfo di Policastro.

Il borgo conserva una forte identità medievale, con strade strette e case in pietra che si affacciano su vicoli suggestivi. La Chiesa di Santa Maria della Visitazione è uno dei principali luoghi di culto, con una storia che risale al XVI secolo. Aieta è senza dubbio uno dei borghi del Pollino che non si può perdere.

Leggi anche: I borghi più belli della Calabria

Morano Calabro

Morano Calabro è spesso definito il “Presepe del Pollino” per la sua conformazione urbana unica. Questo borgo calabrese, situato su un colle, è uno dei borghi più belli del Pollino e fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Il suo centro storico è un labirinto di vicoli, chiese e palazzi nobiliari, tra cui spiccano la Chiesa di San Bernardino da Siena e il Castello Normanno-Svevo.

Morano è anche un’ottima base per esplorare il Parco Nazionale del Pollino, grazie alla sua posizione strategica e alle numerose opportunità per escursioni e attività all’aria aperta. La vista dal castello, che domina il borgo, è mozzafiato e offre uno spettacolo naturale imperdibile.

Civita

Civita è uno dei borghi d’Italia nel Pollino più affascinanti per la sua identità culturale arbëreshë, cioè albanese. Fondato nel XV secolo da profughi albanesi, il borgo ha conservato tradizioni uniche, come il rito greco-bizantino che viene celebrato nella Chiesa di Santa Maria Assunta. Civita è famosa anche per il Ponte del Diavolo, che attraversa le gole del Raganello, offrendo un’esperienza naturale e storica di grande impatto.

Le case antropomorfe, chiamate “case di Kodra”, sono una caratteristica unica del borgo, con le loro facciate che sembrano volti umani. Passeggiare per i vicoli di Civita è come fare un salto nel passato, in un luogo dove la storia e la natura si fondono in un equilibrio perfetto.

Altomonte

Situato ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, Altomonte è conosciuto come il “borgo dei matrimoni” grazie alla sua bellezza mozzafiato, che attira coppie da tutta Italia. Tra i borghi da visitare nel parco del Pollino, Altomonte si distingue per il suo patrimonio architettonico, tra cui la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, uno degli esempi più significativi di arte gotica-angioina in Calabria.

Oltre alle bellezze architettoniche, Altomonte offre panorami spettacolari sulle montagne del Pollino e sulla piana di Sibari, rendendolo una delle mete più suggestive per chi visita i borghi del Pollino.

Mormanno

Tra i borghi più belli del Pollino, Mormanno si distingue per la sua cucina tipica, famosa per i suoi salumi e per le Lenticchie di Mormanno, una varietà locale che viene essiccata direttamente nei campi. Situato tra il Monte Vernita e il Monte Costa, Mormanno offre un’atmosfera intima e accogliente, con stradine strette e case in pietra che creano un ambiente da fiaba.

Oltre alla cucina, Mormanno è anche una destinazione perfetta per chi ama la natura, grazie alla sua vicinanza al Parco Nazionale del Pollino e ai numerosi sentieri per escursioni.

Noepoli

Noepoli, un piccolo borgo della Basilicata, è un altro gioiello nascosto tra i borghi del Pollino. Il borgo è diviso in due parti: la città vecchia, caratterizzata da case massicce e costruzioni storiche, e il Casale, un’area più recente ma non meno affascinante. Passeggiando per Noepoli, si possono ammirare i resti del Castello Feudale e la Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, che raccontano la storia millenaria del borgo.

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Cerchiara di Calabria

Cerchiara di Calabria è famosa per il suo Santuario della Madonna delle Armi, un luogo di pellegrinaggio incastonato nella roccia che offre una vista mozzafiato sulla Valle del Sinni. Oltre al santuario, Cerchiara è nota per le sue Grotte delle Ninfe, una sorgente termale naturale che attira visitatori da tutta Italia.

Questo borgo del Pollino è perfetto per chi cerca un mix di spiritualità, natura e avventura, con numerosi percorsi di trekking e pareti di arrampicata per i più sportivi.

Maierà

Maierà, un piccolo borgo calabrese, è famoso per la sua posizione spettacolare sulla Vallata dei Mulini, dove si possono ancora vedere i resti degli antichi mulini in pietra. Il borgo ospita anche il Museo del Peperoncino, un’attrazione unica che celebra uno dei simboli più importanti della gastronomia calabrese.

Maierà è un luogo tranquillo e affascinante, dove storia e tradizione si incontrano, rendendolo uno dei borghi del Parco Nazionale del Pollino.

Alessandria del Carretto

Situato a oltre 1000 metri di altitudine, Alessandria del Carretto è il comune più alto del Parco Nazionale del Pollino. Questo piccolo borgo è famoso per le sue tradizioni contadine e per la Festa della Pita, una celebrazione che unisce tutta la comunità in una festa popolare.

Alessandria del Carretto è il luogo ideale per chi cerca tranquillità e autenticità, lontano dal caos delle città, in un contesto naturale di straordinaria bellezza.

Valsinni, Basilicata

Da menzionare tra i borghi più belli del Pollino anche Valsinni, incantevole borgo situato nella provincia di Matera, si erge a 250 metri sopra il livello del mare, all’estremità nord-orientale del Parco Nazionale del Pollino, tra il fiume Sinni e il Monte Còppolo, alto 970 metri.

Questo borgo è rinomato per la toccante storia di Isabella Morra, poetessa figlia del signore locale, che emerge come una delle voci femminili più distintive nella poesia del Cinquecento. A soli 26 anni, Isabella fu tragicamente uccisa dai suoi fratelli, a causa della sua corrispondenza con il barone spagnolo Diego Sandoval de Castro. Il castello di Valsinni, dove la poetessa visse nella prima metà del XVI secolo, è oggi aperto ai visitatori.

Il castello, eretto presumibilmente su una fortificazione longobarda intorno all’anno 1000, è uno dei più ben conservati della regione. Sovrasta l’antico borgo, precedentemente noto come Favale fino al 1873, che si adagia lungo un promontorio roccioso affacciato sulla gola del Sinni.

Il suo centro storico è caratterizzato da vicoli stretti, spesso interconnessi da un “gafio”, un passaggio coperto da una volta.

All’interno della Chiesa Madre dedicata all’Assunta, potrete ammirare affreschi, un organo, un crocifisso del Cinquecento e un presepe in stile napoletano. Inoltre, la chiesa custodisce le reliquie di San Fabiano, patrono di Valsinni, che fu papa e martire. San Fabiano fu nominato il 10 gennaio 236 e morì il 20 gennaio 250 durante le persecuzioni dell’imperatore Decio.

San Costantino Albanese, Basilicata

Il nostro tour dei borghi del Pollino procede a San Costantino Albanese, uno dei borghi più rappresentativi della cultura arbëreshe in Basilicata, situato nella suggestiva Val Sarmento, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.

Questo paese mantiene viva l’eredità delle comunità albanesi rifugiatesi qui, conservando il loro patrimonio nel nome, nel dialetto, nelle tradizioni e nella cultura. La loro impronta è visibile anche nell’architettura e nelle celebrazioni religiose, che spesso seguono il rito greco-bizantino, specialmente durante le caratteristiche cerimonie di matrimonio.

La storia del borgo è stata fortemente influenzata dalle migrazioni degli arbëreshë, in particolare dai profughi Coronei dalla Morea greca, giunti intorno al 1534.

Oggi, San Costantino Albanese si articola in due parti principali: la sezione superiore, nota come “katundi alartaz”, e quella inferiore, chiamata “katundi ahimaz”.

Durante la visita, è d’obbligo una sosta alla chiesa madre dei Santi Costantino ed Elena e una passeggiata lungo via Scanderbeg, in albanese “nxellikata”, che serpeggia attraverso il borgo adornato di portali e murales.

Da non perdere anche il santuario della Madonna della Stella, luogo di culto e cuore della comunità, incastonato tra querce e olivi.

Nel centro storico si trova l’Etnomuseo della comunità arbëreshe di San Costantino Albanese, che include una biblioteca dedicata alla cultura albanese, un’esposizione iconografica dell’artista Josif Droboniku, autore delle icone della chiesa madre, e il suggestivo Presepe Arbëreshe.

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