Castel Trosino: cosa vedere e cosa fare

Se stai studiando le tue vacanze e nel tuo itinerario c’è Ascoli Piceno, allora devi scoprire i suoi meravigliosi dintorni come: Castel Trosino! Scopri con noi cosa vedere a Castel Trosino! 

Nel tuo itinerario ad Ascoli Piceno e dintorni non può mancare un delizioso borgo come Castel Trosino. Questo bellissimo borgo ricco di storia si trova al confine tra le Marche e l’Abruzzo e si presenta arroccato su una roccia, integro custode della storia del suo passato. 

Castel Trosino Ascoli Piceno custodisce una preziosa testimonianza passata come la Necropoli Longobarda che si trova all’interno di un bosco che si trova poco distante dal borgo. 

Da vedere negli spazi verdi vicino a Castel Trosino le cascate che ti trasportano in un piccolo angolo magico e poetico dove potersi rilassare. 

Ma scopriamo di più su Castel Trosino vicino ad Ascoli Piceno! 

Dove si trova Castel Trosino? 

Il piccolo borgo medievale di Castel Trosino è situato nel comune di Ascoli Piceno. Questo borgo si trova abbarbicato su una rupe che domina tutta la vallata da un punto storicamente molto strategico. 

Sotto l’insediamento scorre il fiume Castellano, un affluente del Tronto, che poi si unisce alla sorgente di acqua che dona una colorazione sul verde che le caratterizza

La storia di Castel Trosino 

Immersa all’interno del bosco, poco fuori dal borgo, oltre a cascate e luoghi naturalistici d’eccezione c’è il sito della necropoli dei Longobardi. 

La necropoli di Castel Trosino, Ascoli Piceno, è un esempio significativo della convivialità tra i romani e i longobardi e permette di scoprire le modalità con le quali si inserì il gruppo germanico nella comunità romana-bizantina. 

La fase più antica di questa necropoli risale alle seconda metà del VI secolo. A partire dal tardo VI secolo cominciano a comparire all’interno delle necropoli anche un corredo complesso di sepolture tra le quali anche tombe maschili e femminili tipiche delle tradizioni longobarde. 

Scoprire la bellezza di questa necropoli permette di fare dunque un vero e proprio salto nella storia dei Longobardi che si erano insediati in questa zona. 

Castel Trosino: cosa vedere? 

Il borgo medievale di Castel Trosino permette di andare alla scoperta di un piccolo luogo ricco di storia, interessante e meraviglioso. La porta di accesso al borgo avviene mediante una porta con arco a tutto sesto che una volta oltrepassata permette di tuffarsi all’interno di una cittadina estetica che riporta sempre con la mente al medioevo sulla quale spiccano abitazioni e costruzioni restaurate in pietra di travertino. 

Il secondo luogo da visitare è sicuramente Casa Re Manfredi., questa si trova nel centro del paese ed attira subito l’attenzione per la leggenda che aleggia intorno all’abitazione, che in realtà esteticamente si presenta come un edificio in pietra modesto, ma con una loggetta a tre luci al suo interno davvero meravigliosa. 

Nel borgo ci si può perdere tra i vicoli stretti che sono racchiusi all’interno della cinta muraria che si presenta a strapiombo sulla valle all’interno di uno scenario che si apprezza anche dal suo giardino del belvedere. 

Infine, non può mancare all’interno dell’itinerario il lago di Castel Trosino che è sito ad Ascoli Piceno nell’omonima località d’origine medievale che è ricca di punti panoramici e di beni naturalistici e storici. 

Ascoli Piceno ospita il Lago di Castel Trosino, utilizzato per arginare il torrente Castellano, affluente del fiume Tronto. La città è rinomata per i suoi luoghi panoramici e per i suoi beni storico-naturalistici, come la necropoli longobarda con 34 tombe ricche di manufatti in oro, vetro e argento.

Il lago presenta anche sorgenti di acqua sulfurea che per le sue proprietà era già riconosciuto dai Romani. Alcune di queste sorgenti possono essere ancora viste e raggiunte attraverso la pista ciclabile e pedonale, Alcune delle strutture già note ai Romani sono ancora visibili nonostante la presenza del lago, e gli escursionisti e i ciclisti possono percorrere il sentiero costruito per consentire loro di farlo. Sul lungolago si trova anche un parco, dove è possibile fare escursioni a piedi e in mountain bike. Inoltre, è possibile osservare gli animali che popolano l’ambiente, tra cui aironi e pesci, grazie a un punto di avvistamento in riva al lago.

Insomma, Castel Trosino è un luogo davvero meraviglioso che ti permette di scoprire un piccolo angolo paradisiaco che parte da uno scenario medievale fino a uno naturalistico di grande interesse. 

Cascate di Castel Trosino, come arrivarci?

Il torrente Castellano, affluente del fiume Tronto, attraversa Castel Trosino. Il torrente Castellano dà origine alle cascate di Castel Trosino, nei pressi della Cartiera Papale di Ascoli, affluente del fiume Tronto. Le cascate sono particolarmente apprezzate nelle calde giornate estive.

Per raggiungere le cascate, si deve continuare a costeggiare il paese per circa 800 metri, quindi svoltare a destra su una strada sterrata in discesa e camminare per altri 10-15 minuti lungo uno stretto sentiero che conduce a una sorgente di acqua verde e limpida. I visitatori estivi delle cascatelle si bagnano qui, concedendosi un refrigerio introvabile altrove.

La strada sterrata che porta al Parco Castel Trosino (dove si trovano le cascate) è difficile da individuare, anche se si imposta il navigatore per trovarle. Google Maps vi guiderà correttamente alle cascate se selezionate Castel Trosino come destinazione finale.

La necropoli longobarda di Castel Trosino

Grazie alla sua posizione, Castel Trosino è stato uno dei primi insediamenti umani della regione per migliaia di anni: Sorveglia il torrente Castellano mentre scorre lungo la valle del Castellano, il che lo rende una delle più importanti vie di accesso ai Monti della Laga. Un tempo era un elemento chiave di un sistema difensivo che comprendeva, tra gli altri baluardi, Castel Manfrino, il Convento di San Giorgio a Rosara e la Fortezza di Montecalvo.

Il Picenum romano era rinomato per le sue sorgenti termali, tra cui quella di Salmacina, che un tempo veniva trasportata ad Asculum da un acquedotto, nei pressi del Forte Malatesta (si noti il nome, che tornerà nella nostra breve narrazione).

Fino alla costruzione della diga di Casette, le acque del Castellano, che attraverso Porta Tufilla ad Ascoli Piceno confluiscono nel fiume Tronto, alimentavano gli stabilimenti della Cartiera del Palale. Oggi la diga genera elettricità dall’acqua che scorre in città.

Il lago artificiale formatosi sulle sponde del Castel Trosino è noto come Lago di Castel Trosino. I visitatori possono passeggiare lungo i suoi sentieri ben conservati per godere di questa pittoresca area archeologica-ambientale. L’antico incastellamento medievale è una frazione di Ascoli Piceno e dista pochi chilometri da Porta Cartara. È inoltre comodamente raggiungibile dal centro città con la linea 10 dell’autobus (Piazza Simonetti-Porta Cartara-Castel Trosino-Viale De Gasperi).

Nel grande sepolcreto sono state scoperte quasi 300 tombe. L’attrazione principale del Museo dell’Alto Medioevo di Ascoli Piceno (Ascoli Piceno, Via delle Terme 6), che si trova all’interno del Complesso Museale del Forte Malatesta (un moderno museo del capoluogo piceno), è costituita da due corredi funerari completi (manufatti).

Da quando è stato istituito un percorso breve e ben segnalato, tutti possono accedere al sito dei ritrovamenti, che offre una rappresentazione del rituale funerario longobardo, particolarmente gradita ai bambini. Unico ingresso alle mura di cinta di Castel Trosino, l’arco a tutto sesto emoziona ancora oggi. Passeggiare per le strette vie permette di conoscere l’antica storia, le leggende e le usanze di questa zona e di gran parte della campagna marchigiana.

I sentieri di Castel Trosino

Castel Trosino è un borgo che, come tutti i borghi antichi che si rispettino, ha una porta medievale che conduce alla parte più antica del paese. Il borgo si visita in poco tempo, perché è un piccolo paese pieno di casette in pietra, tavoli addobbati a festa e un balcone naturale con una vista panoramica sempre mozzafiato. La Casa della Regina, situata vicino alla scalinata della chiesa di San Lorenzo Martire e al “balcone”, è la struttura più popolare. La Casa del Re si trova a pochi passi dalla scalinata della chiesa e dal “balcone”. È nota anche come Casa di Manfredi, in quanto Federico II di Svevia fu l’ultimo re della dinastia sveva che governò il Regno di Sicilia, e Manfredi era suo figlio illegittimo.

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