Chiesa di San Francesco (Ascoli Piceno)

Situato in Piazza del Popolo nella città di Ascoli Piceno, la chiesa di San Francesco è uno tra i monumenti storici più importanti e rappresentativi della provincia, nonché dell’intera regione Marche.

Viene descritta come uno degli esempi più interessanti dell’architettura francescana e rappresenta il centro di un complesso monumentale costituito dal Chiostro Maggiore e dal Chiostro Minore.

Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno

La Chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno si distingue non solo per il suo stile architettonico complessivo, ma anche per la particolarità dei due portali che la adornano. Circondata dalla scenografica cornice di Piazza del Popolo, insieme al Caffè Meletti e ai palazzi che la fiancheggiano, questa chiesa rappresenta il cuore di Ascoli Piceno. È una delle strutture francescane più interessanti delle Marche e la chiesa francescana più significativa della regione.

Oltre ai due chiostri (Chiostro Maggiore e Chiostro Minore), il complesso monumentale è composto dalla chiesa, poiché i fedeli consegnavano le chiavi alle colonne all’esterno della chiesa per sentirle suonare, le due serie di cinque colonne lisce ai lati dell’ingresso principale presentano degli incavi, è possibile battere queste colonne con le nocche per generare suoni diversi.

Chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno: la Storia

La Chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno fu costruita per commemorare la visita di San Francesco nel 1215 e fu consacrata a San Giovanni Battista nel 1371. La predicazione di San Francesco influenzò profondamente la popolazione locale, portando alla formazione della prima comunità francescana ad Ascoli. Inizialmente situati fuori dalle mura cittadine, i frati si trasferirono in città nel 1257, grazie a un permesso di Papa Alessandro IV e San Bonaventura. La costruzione della chiesa iniziò nel 1258, ma subì diverse modifiche e interruzioni. La struttura originaria della Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno, prevedeva una sola navata, ma all’inizio del XIV secolo fu rielaborata con tre navate. Dopo varie fasi di costruzione e direzione da parte di diversi architetti, l’ultima modifica significativa fu la costruzione della cupola nel 1549. Durante il XVII secolo, la facciata principale fu completata. Gli interni barocchi furono rimossi durante i restauri tra il 1852 e il 1858 per ripristinare l’aspetto originario della chiesa. Il 21 agosto 2023, la chiesa ha ospitato i funerali di Carlo Mazzone.

Ascoli Piceno, Chiesa di San Francesco: l’esterno

La facciata principale della Chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno, misura 26,07 metri di lunghezza e 23,46 metri di altezza, si trova su via del Trivio, vicino al punto di intersezione dei due assi principali della città romana, suggerendo un punto di vista laterale. Caratterizzata da un basamento sporgente che corre lungo tutto il perimetro, la facciata è costruita interamente con blocchi squadrati di travertino, disposti in una muratura liscia. Si innalza con semplicità e imponenza, terminando con un coronamento orizzontale. Nella parte inferiore, tre portali gotici di stile vagamente veneziano completano la struttura.

Ascoli Piceno: Chiesa di San Francesco (il portale principale)

Il portale centrale della Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno è particolarmente interessante per la sua monumentalità e la ricchezza delle decorazioni, risalenti probabilmente alla seconda metà del Trecento, vicino alla data di consacrazione della chiesa. L’archivolto presenta una profonda strombatura con cinque colonnine, decorate con motivi differenti rispetto alle colonnine verticali. I capitelli, fusi in un’unica fascia, mostrano fregi floreali diversi sui lati destro e sinistro del portale. Ai lati dell’ingresso, due leoncini stilofori sorreggono colonnine decorate con pinnacoli, sormontati dalle statue di San Francesco e Sant’Antonio.

L’archivolto culmina con un agnello scolpito, simbolo cristologico e della Corporazione dei Lanari di Ascoli, che contribuirono alla realizzazione della chiesa. Una ghimberga parte da uno dei dadi dei pinnacoli e culmina con il rilievo del Cristo benedicente. La lunetta sopra il portale contiene un affresco cinquecentesco, rimaneggiato nell’Ottocento, che raffigura San Giovanni Battista, la Madonna e San Francesco.

I due portali laterali, più semplici, presentano pinnacoli, archivolti a pieno centro e fasci di colonne. Gli artisti che li hanno realizzati sono sconosciuti, ma le decorazioni mostrano somiglianze con quelle delle chiese di San Giacomo e dei Santi Vincenzo e Anastasio ad Ascoli.

Sopra la facciata principale, c’è un oculo, frutto di un restauro effettuato nel 1951. Il fianco meridionale della chiesa si affaccia su Piazza del Popolo, mostrando due delle sette absidi poligonali della terminazione orientale del tempio, sovrastate dalla cupola e da due campanili esagonali. Tra le absidi, in corrispondenza dei matronei delle cappelle interne, si aprono sedici finestroni bifori gotici con vetri policromi. I fianchi della chiesa sono caratterizzati da una zoccolatura con una fascia che corre a un terzo dell’altezza.

Ascoli Piceno: Chiesa di San Francesco (il Portale laterale)

Un secondo portale in travertino, di stile gotico e con una porta lignea disegnata da Cola dell’Amatrice, si affaccia su Piazza del Popolo, tra la loggia dei Mercanti e l’edicola di Lazzaro Morelli. Il portale laterale della Chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno, è caratterizzato da un arco a tutto sesto con sfondo a risalto, contornato da tre ordini di colonnine tortili differenti. I capitelli si fondono in un’unica fascia decorata con foglie pendule sporgenti. Questo portale presenta soluzioni decorative simili a quelle di altre chiese francescane delle Marche, suggerendo una datazione ai primi decenni del Trecento. Nella lunetta sopra il portale è visibile, sebbene sbiadito, lo stemma di papa Paolo V.

Il monumento a Papa Giulio II

Sopra il portale gotico della Chiesa di San Francesco a Ascoli Piceno, tra il 1506 e il 1510, fu collocato il monumento a papa Giulio II, realizzato da Bernardino di Pietro da Carona e inaugurato il 22 febbraio 1510. Nella nicchia centrale si trova la statua del papa seduto in trono e benedicente, con il Cristo sopra di lui e quattro Santi dell’Ordine di San Francesco nelle nicchie laterali. Alla base della statua, una lapide recita: “La cittadinanza ascolana eresse questa statua a Giulio II, Pontefice Massimo, nell’anno 1510, per la restituzione della libertà e per aver cacciato il tiranno.” Papa Giulio II liberò Ascoli Piceno dalle prepotenze di Astolfo e Gianfrancesco Guiderocchi, che furono imprigionati per suo ordine.

La loggia dei Mercanti

Il lato destro della Chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno, che si affaccia su corso Mazzini, ospita la Loggia dei Mercanti, composta da cinque arcate costruite su alti plinti. Quest’opera fu commissionata dalla Corporazione della Lana per ampliare l’area commerciale della piazza, che stava subendo riqualificazioni in quegli anni. Costruita tra il 1509 e il 1513 da Bernardino di Pietro da Carona, il design della loggia è tradizionalmente attribuito a Bramante.

La cosiddetta edicola di Lazzaro Morelli

Accanto alla prima abside che si affaccia su piazza del Popolo, si trova l’edicola dedicata alla Madonna di Reggio, aggiunta nel 1639. Sebbene tradizionalmente attribuita a Lazzaro Morelli, fu infatti realizzata dallo zio Silvio Giosafatti.

Ascoli Piceno, Chiesa di San Francesco: l’interno

Ad Ascoli Piceno, la chiesa di San Francesco, presenta una struttura ad Hallenkirche con una pianta a croce latina, lunga 61,03 metri e larga 22,53 metri, divisa in tre navate da dieci pilastri ottagonali. Questi pilastri sostengono archi che combinano elementi romanici e gotici, mentre le volte sono in stile romanico.

Il presbiterio, rialzato, è collegato all’area absidale che include sette tribune inferiori con profonde cappelle e termina con tre absidi con costoloni a raggi, conferendo un senso di grande altezza. La cupola poligonale sovrasta l’area presbiteriale.

Nella navata sinistra, adiacente al quarto pilastro, c’è un pulpito in travertino del 1605-1607, realizzato dai fratelli Giosafatti su commissione di Giovanni Ciannavei. Sulla parete destra della navata destra si trova il monumento funebre della contessa Costanza Cavina Saladini, del 1837, con statue di Emidio Paci, disegnato da Ignazio Cantalamessa.

Nella prima cappella a destra c’è una nicchia che ospita un reliquiario d’argento contenente il sangue delle stimmate di san Francesco, realizzato nel 1596 da Pietro Gaia. Alla fine della navata sinistra c’è il monumento a Giovanni Vincenzo Cataldi, realizzato su commissione del cardinale Scipione Borghese. Al centro di questa navata si trova il monumento funebre dei coniugi Mazzoni del 1867, realizzato da Nicola Cantalamessa Papotti.

Una nicchia sul fondo della parete della navata sinistra contiene un crocifisso in legno del tardo XV secolo, legato a una storia di un miracolo avvenuto durante un incendio nel 1535. Sulla parete opposta, nel 2016, è stata collocata la tela “Crocifissione con il Beato Andrea Conti” di Nicola Monti, restaurata e originariamente destinata a una cappella.

Sagrestia

Nella sagrestia della chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno sono conservati numerosi dipinti risalenti dal XVI al XVIII secolo, originariamente provenienti dagli altari laterali distrutti della chiesa ma mai più reinstallati. Tra questi vi sono opere come una tavola di Cola dell’Amatrice, una tela di Alessandro Casolani raffigurante San Luigi IX di Francia, precedentemente nella Cattedrale di Fermo, e un’altra tela di Nicola Monti. Gli armadi presenti provengono dalla chiesa di San Pietro e Paolo di Campo Parignano, sede precedente dei Padri Riformati della chiesa di Sant’Antonio abate. Realizzati da ebanisti locali su disegni di Giuseppe Giosafatti e Biagio Miniera, gli armadi sono divisi in due ordini con sportelli, e quello a sinistra ospita un dipinto di circa 2 x 1 metri attribuito a Miniera, raffigurante san Francesco davanti alla Vergine con il Bambino.

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