Con un’aria tipica altoatesina, Chiusa è il luogo perfetto per staccare dalle solite giornate di tutti i giorni. Il centro storico di Chiusa è uno dei borghi più belli d’Italia e si trova al centro della valle Isarco, sulle sponde dell’omonimo fiume.
Il borgo medievale Chiusa è anche nota come “città degli artisti”, dominata dalla rocca di Sabiona.
Entriamo nel dettaglio, e scopriamo tutto quello che bisogna sapere prima di visitare uno tra i tanti paesi più belli del Trentino Alto Adige: Chiusa.
Storia di Chiusa
La città di Chiusa è stata una città doganale, sin dal 1027. Grazie a ciò, la sua via principale prese molta fama, dato che era trafficata dai commercianti del mondo latino e germanico. Chiusa raggiunse il suo periodo d’oro proprio grazie allo sfruttamento delle miniere nella valle di Tinne e ai traffici commerciali. Tra il XV e il XVI secolo, le abitazioni si arricchirono, con decorazioni e soluzioni architettoniche.
Nel 1686 il parroco di Chiusa, Matthias Jennes, fondò il monastero di Sabiona, mentre nel 1699 vengono iniziate le costruzioni del convento e della Chiesa dei Cappuccini.
Nel 1867 viene inaugurata la ferrovia del Brennero, apportando un afflusso di turismo, oltre ad un gran numero artisti che decisero di visitare la città. Infatti, tra il 1874 e il 1914 più di 300 artisti soggiornarono a Chiusa, dando così alla città il nome di “Cittadina degli Artisti”.
Cosa vedere a Chiusa
Se hai organizzato il tuo soggiorno a Chiusa, sicuramente saprai quali sono le cose da vedere in questo borgo situato sulla Valle di Isarco.
Arrivati a Chiusa, la prima cosa che possiamo trovare è la via principale, la quale attraversa tutta la città. Attorno ad essa possiamo trovare la Città Alta e la Città Bassa, caratterizzate dalle antiche abitazioni. Le strutture importanti che possiamo incontrare seguendo questa rotta sono Casa Wegmacher e la chiesa degli Apostoli, realizzate in stile gotico a navata singola, ed edificata dal mastro-architetto Jörg nella seconda metà del Quattrocento.
Il municipio, l’Albergo Leone d’Oro e la casa della Dogana vescovile, la quale è decorata con dieci dipinti araldici raffiguranti alcuni vescovi di Bressanone, risalgono all’epoca tardo medievale.
Tra gli edifici circostanti spicca il frontone merlato dell’Albergo Walther von der Vogelweide,ai tempi fu utilizzato come sede del dazio civico, ma a partire dal 1867 divenne un luogo di ristoro.
Se fate a tappa al borgo medievale di Chiusa, tra le cose da vedere vi è l’ex albergo Agnello, di cui si sentì parlare per la prima volta nel 1460. Da non perdere a Chiusa sono anche gli edifici utilizzati un tempo, tra questi ospitavano il tribunale, la canonica e il vecchio municipio, o anche chiamato casa del cervo.
La zona di Città Alta finisce con piazza parrocchia, sulla quale si affaccia la chiesa di Sant’Andrea, una costruzione tardogotica. A fianco possiamo trovare la Torre del Sagrestano, di fronte alla quale troviamo la Cappella della Cripta risalente al 1439.
Dalla piazza possiamo raggiungere la Città Bassa, e osservando le caratteristiche insegne potremo scorgere l’ex Albergo Orso Grigio, il punto ristoro più antico di tutta la città.
Nei dintorni di Chiusa sicuramente non possiamo non visitare l’attuale sede della cassa di risparmio, il Caffè Nussbaumer (ex Albergo Croce Bianca), al cui interno veniva allestita tempo addietro una mostra d’arte.
Città bassa termina in piazza Tinne, circondata da antichi alberghi, alcuni tuttora in funzione.
Oltre il torrente Tinne possiamo visitare il grande parco pubblico, che racchiude al suo interno l’ex Convento dei Cappuccini, ora divenuto Museo Civico e della Biblioteca Civica.
Poco più avanti possiamo trovare anche la Chiesa dei Cappuccini e la Cappella di Loreto, anch’esse parte delle strutture appartenenti ai cappuccini.
Ad est della Valle Isarco possiamo ammirare l’esterno della Residenza Seebegg, in antichità utilizzata come sede dell’amministrazione mineraria.
Ad ovest invece sorge Castel Branzoll, dal quale parte un sentiero che conduce al convento di Sabiona, percorrendo le tappe della via crucis.
Cosa vedere nei dintorni di Chiusa?
Nei dintorni di Chiusa, meritano una visita anche le frazioni poco sopra il centro storico, Gudon un affascinante villaggio con una vista panoramica sulle Odle, che da sempre affascina gli artisti. Posizionati in modo eccellente, i villaggi rurali di Lazfons e Verdignes offrono comodi sentieri che conducono a incantevoli paesaggi alpini. Entro un raggio di 20-30 km da Chiusa si trovano alcune delle località più affascinanti dell’Alto Adige in termini di bellezze naturali, come la Val Gardena, l’Alpe di Siusi, la Val di Funes, la Plose e l’Alpe di Villandro.
Cosa fare a Chiusa
A Chiusa, le attività da fare sono molteplici e per gli appassionati sportivi oltre alle passeggiate è possibile praticare escursioni, nuoto, equitazioni, cicloturismo, mountain bike, pesca ecc.
Tuttavia, se siete in vacanza nei dintorni di Chiusa, non perdetevi gli eventi che si tengono, per esempio si può partecipare alla festa dei vicoli, che si tiene il giovedì lungo le giornate delle castagne.
Se visitate il borgo medievale Chiusa a settembre, sappiate che proprio gli ultimi due sabati di settembre e nel primo sabato di ottobre, il borgo ospita un mercatino di artigianato e una sfilata della regina del Törggelen.
Se capitate d’inverno, durante il periodo dell’Avvento, nella città di Chiusa si respira un’aria natalizia medievale, da visitare il bellissimo mercatino artigianale che si tiene il weekend.
A seguire ci sono anche altri eventi, i quali animano Chiusa e la rendono vita, attirando anche molti turisti e curiosi.
Cosa mangiare a Chiusa
I piatti tipici non mancano mai, e a Chiusa potrai assaporare i canederli (knödel), il gulash o carré di maiale con crauti, lo strudel, famosissimo dolce alle mele o la torta di di grano saraceno con mirtilli rossi. Altro cibo da provare assolutamente è lo Schüttelbrot,un pane fatto con la farina di segale e spezie, oltre ai tanti formaggi della zona. Presso la Cantina Produttori Valle Isarco si possono degustare vini eccellenti. La birreria Gassl Bräu offre birre locali prodotte in loco. Inoltre, si possono gustare ottimi piatti di speck e salumi tipici tirolesi.
Informazioni Turistiche
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano/Bozen
Altitudine m. 523 s.l.m.
Abitanti 5247 di cui 567 nel borgo