Cordovado, il borgo friulano

Cordovado, è un antico borgo medievale che si trova in provincia di Pordenone, ricco di storia e caratterizzato da un’atmosfera serena, ubicato nella suggestiva campagna friulana, scopriamo cosa vedere a Cordovado.

Il nome di Cordovado

Cordovado è di origine latina, ovvero Curtis de Vado, il termine che veniva usato per intendere una corte, un grande complesso agricolo, situata vicino a un guado, in latino vadum, posta sul fiume Tagliamento.

La storia di Cordovado

Nel II secolo a.c. i romani arrivarono nella pianura, nella stessa epoca in cui venne fondata Aquileia, e qui bonificarono le zone paludose e gli acquitrini.

Nel 400, con il crollo dell’Impero romano, i barbari dominano la pianura, e il Friuli venne conquistato prima dai Visigoti, nel 402, poi dagli Ostrogoti, nel 408, e infine dagli Unni, nel 452, e in quegli anni le città come Aquileia e Concordia vennero date alle fiamme.

Tra il 568 e il 794 si insediano i Longobardi, i quali lasciano profondi segni di cultura, oltre al nome stesso della regione, Friuli.

Successivamente, tra il 794 e il 954 arriva il feudalesimo, grazie ai Franchi, e sotto l’impero carolingio i vescovi e il patriarcato accumulano sempre più potere, fino a diventare il fulcro della regione, nel XII e XIII.

Nel 1276 viene citata per la prima volta la costruzione del castello situato all’interno del borgo, che fu costruito sotto il volere dei Vescovi di Concordia, e che consisterà in un luogo sicuro per gli stessi fino al 1337, venendo usato anche come capitale politica e militare.

Cordovado, nel 1420, passò alla repubblica di Venezia. Negli anni successivi il borgo passò anni di scontri, violenze e guerre, e quando il tutto sembra risollevarsi, arrivò pure la peste, oltre ad altre disgrazie naturali, quali terremoti, freddo, lupi, fame e le inondazioni causate dal Tagliamento.

Nel 1797 arrivò Napoleone, e con la fine della Serenissima il borgo di Cordovado divenne una municipalità.

Successivamente, nel 1817, il borgo è nuovamente vittima di disastri, causati questa volta dall’alluvione, che distrusse i raccolti e che portò la fame all’interno del popolo.

Nel 1886, grazie a Franco Cecchini, venne costruita una ferrovia, che collegava Portogruaro a Casarsa.

Cordovado, cosa vedere

Cordovado è una preziosa località situata tra i fiumi Tagliamento e Livenza, caratterizzata da un’atmosfera che conserva ancora gli odori della campagna e della natura circostante. L’attuale complesso fortificato, frutto di modifiche e stratificazioni avvenute tra il XVII e il XIX secolo, è noto come Castello di Cordovado.

La Cordovado medievale si concentra nella zona castellana, dove potrai trovare alcune costruzioni, quali Palazzo Ridolfi, anche chiamata la casa del capitano, il bellissimo Palazzo Agricola, caratterizzato da forme rinascimentali e da arcate, e il Palazzo Freschi Piccolomini, sorto a fianco del castello, e disposto su tre piani, con una trifora che ne illumina il salone interno principale.

Attorno a Palazzo Freschi Piccolomini è situato un Parco Secolare, al cui interno è stato posto recentemente un labirinto di rose.

Nei dintorni si erge la Chiesa di San Girolamo, risalente al XIV secolo.

La Torre Portaia Meridionale ospita la postierla, mentre quella settentrionale è chiamata anche dell’Orologio, al cui interno sono presenti caminetti in legno e le scale.

All’interno del Borgo Nuovo sorge il Palazzo Beccaris Nonis, caratterizzato dalla mole che lo sovrasta, voluta dalle famiglie che danno il nome al palazzo, e che poi vi abitarono.

Palazzo Cecchini oggi divenuta biblioteca, fu lasciato al borgo da Francesco Cecchini, il quale donò anche il palazzo che ospita l’attuale scuola materna, in stile medievale, decorato con affreschi che arricchiscono le stanze interne.

L’antica Pieve di Sant’Andrea noto come Duomo, venne rifatta quasi alla fine del Quattrocento, era in origine composta da una singola aula, alla quale furono aggiunte due navate, e al cui interno sono conservate tuttora parti e suppellettili in legno originali, che danno un’atmosfera campagnola alla chiesa.

Altri monumenti religiosi da vedere a Cordovado sono il Santuario della Madonna delle Grazie, un gioiello d’arte barocca, risale al 1603 e decorata con dipinti e statue in stucco.

Continuando il tour di Cordovado troviamo l’Antico Convento Francescano di Santa Maria di Campagna, divenuta Villa Freschi, e l’Oratorio di Santa Caterina, abbellito da affreschi del XV secolo.

Cosa fare a Cordovado

Qui a Cordovado le attività da praticare non mancano, e iniziamo subito con la possibilità di effettuare passeggiate a cavallo immersi nella natura, presso il Circolo Ippico sorto all’interno di un ex convento francescano di Santa Maria di Campagna.

Per gli amanti della pesca è possibile praticarla presso il lago di Cordovado, sorto su una ex cava di ghiaia, e con una superficie di circa 4 ettari.

Nel Borgo di Cordovado si parla del primo Parco Letterario, costruito e dedicato in onore dello scrittore Ippolito Nievo, le cui opere segnarono il passaggio dallo stile di romanzo storico a quello sociale.

Le sue opere offrono la possibilità di andare alla ricerca dei vari luoghi in cui lo scrittore ambientò le sue storie, come per esempio i Mulini di Stalis, il Prati della Madonna a Casa Provedoni o il vecchio Duomo al Castello.

Eventi a Cordovado

Nel mese di maggio avviene l’apertura del parco di Palazzo Freschi Piccolomini, dove potrai percorrere il labirinto di rose in fiore. Se si preferisce partecipare alle sagre culinarie, allora bisogna recarsi il secondo weekend di luglio, dove avviene il festival della cultura, dell’arte e dell’enogastronomia.

Ad agosto abbiamo la Sagra del Lengal e la Rievocazione storica e il palio dei Rioni, durante il quale le quattro contrade del borgo sfilano per le vie del paese e si sfidano in varie contese medievali, per conquistare il Palio Dipinto.

Cosa mangiare a Cordovado

Il cibo è la tappa preferita di molti turisti che decidono di visitare Cordovado, tra questi il piatto principale di Cordovado è il lengal, ovvero la lingua di maiale insaccata assieme alla carne di cotechino, la quale viene servita assieme alle patate e ai fagioli, oltre allo spaccafumo, il dolce artigianale di fichi secchi, uvetta, noci, nocciole, pinoli, mandorle, arancini e miele.

Altri piatti che si possono assaporare a Cordovado sono l’anatra, l’oca, il fagiano, le erbe selvatiche con la polenta, i bigoli, gli gnocchi con l’oca e l’anatra in umido.

Informazioni Turistiche

Regione Friuli Venezia Giulia
Provincia Pordenone
Altitudine m. 15 s.l.m.
Abitanti 2720 (300 nel borgo)
Sito Istituzionale www.comune.cordovado.pn.it

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