Situata tra le Dolomiti Bellunesi e le Prealpi Venete, Belluno è una delle città più affascinanti del Veneto. Spesso considerata solo come tappa intermedia per raggiungere Cortina d’Ampezzo o per escursioni in montagna, Belluno merita di essere visitata con calma. Elegante, curata e ricca di storia, è una città a misura d’uomo che sorprende per il suo patrimonio architettonico e culturale. In questa guida scopriremo le 10 cose da vedere a Belluno per vivere appieno il fascino autentico di questa perla alpina.
1. Cattedrale di San Martino
Nel cuore pulsante del centro storico si erge la Cattedrale di San Martino, il principale edificio religioso di Belluno. Costruita nel XV secolo sulle vestigia di una chiesa paleocristiana, la cattedrale è un perfetto esempio di transizione tra lo stile tardo gotico e quello rinascimentale. L’interno, a pianta basilicale con tre navate, è ampio e luminoso, grazie all’equilibrata disposizione delle finestre e all’eleganza architettonica degli archi e delle colonne. Le navate sono arricchite da pregevoli opere d’arte, tra cui spiccano i dipinti di Palma il Giovane, Jacopo Bassano e Cesare Vecellio, che donano ulteriore valore spirituale e artistico all’ambiente. Il maestoso campanile, progettato dal celebre architetto barocco Filippo Juvarra nel XVIII secolo, svetta sulla città con la sua inconfondibile guglia e rappresenta uno dei simboli più riconoscibili di Belluno, visibile anche dai punti più lontani della valle.
2. Chiesa di Santo Stefano
A pochi passi dal centro, la Chiesa di Santo Stefano è uno degli edifici religiosi più affascinanti della città. Eretta nel XV secolo in stile gotico, si distingue per la sua architettura sobria ma slanciata, impreziosita da un interno sorprendentemente ricco. Le tre navate sono adornate da importanti opere d’arte, tra cui affreschi di Jacopo da Montagna, tele di Cesare Vecellio – cugino del più famoso Tiziano – e quadri di Gaspare Diziani, artista bellunese del Settecento. Uno degli elementi più pregiati è l’insieme di sculture lignee dell’artista Andrea Brustolon, considerato il “Michelangelo del legno”, che decorano altari e pulpiti con straordinaria maestria. Atmosfera intima e fascino artistico rendono questa chiesa una perla per gli appassionati di arte sacra.
3. Palazzo Fulcis – Museo Civico
Nel cuore cittadino si trova Palazzo Fulcis, uno degli edifici più eleganti di Belluno, oggi sede del Museo Civico. Originariamente residenza nobiliare del XVIII secolo, è stato sottoposto a un lungo e accurato restauro che ha permesso la riapertura al pubblico con un percorso espositivo distribuito su cinque piani e 24 sale. Il museo ospita un’ampia collezione di dipinti, sculture, ceramiche, incisioni e oggetti d’arte applicata, che ripercorrono la storia culturale della città e della provincia. Di particolare rilievo le opere di Sebastiano Ricci, Gaspare Diziani e Ippolito Caffi, testimoni di un ricco passato artistico. Gli ambienti, arricchiti da soffitti affrescati e pavimenti originali, offrono un’esperienza immersiva, mescolando il fascino dell’antico con l’allestimento museale moderno.
4. Palazzo dei Rettori e Fontana di San Gioatà
Affacciato su una delle piazze più importanti di Belluno, il Palazzo dei Rettori è uno dei più significativi lasciti della dominazione veneziana. Edificato tra il XV e il XVI secolo, serviva da residenza per i rappresentanti della Serenissima Repubblica di Venezia. La facciata è un raffinato esempio di architettura rinascimentale, con archi e logge decorate. Di fronte all’edificio si erge la Torre Civica, con un grande orologio che scandisce ancora oggi il tempo della città. Poco distante si trova la Fontana di San Gioatà, dedicata al santo patrono di Belluno. La fontana, con le sue forme eleganti e i dettagli in pietra scolpita, è spesso punto di ritrovo per i bellunesi e rappresenta un luogo iconico del centro storico.
5. Porta Dojona
Tra i più suggestivi accessi medievali alla città, Porta Dojona è un’importante testimonianza del passato difensivo di Belluno. Costruita nel XIII secolo e ampliata nel Rinascimento, si trova nella parte alta della città e rappresentava uno dei principali punti d’ingresso. La porta è composta da due livelli sovrapposti: la parte inferiore con un arco a tutto sesto in pietra viva e la parte superiore che un tempo ospitava il corpo di guardia. Ancora oggi, attraversare questa porta significa compiere un salto indietro nel tempo, immaginando cavalieri, mercanti e viandanti che varcavano le mura cittadine. Dal punto panoramico vicino, si gode anche una splendida vista sulla vallata e sui monti circostanti.
6. Teatro Comunale
Costruito nel 1833 su progetto dell’architetto Giuseppe Segusini, il Teatro Comunale di Belluno è un autentico gioiello neoclassico. La facciata si distingue per la sua semplicità elegante, con colonne, timpano triangolare e due leoni scolpiti ai lati della scalinata, simboli eterni dell’arte e della cultura. All’interno, il teatro conserva la tipica struttura all’italiana, con palchi in legno, galleria e una sala centrale affrescata, recentemente restaurata nel 1993. Oggi il teatro ospita una vivace stagione culturale con concerti, prosa, danza e spettacoli per bambini, diventando punto di riferimento per la vita artistica locale.
7. Porta Rugo
Anticamente uno degli accessi principali dal lato sud della città, Porta Rugo rappresentava un punto di transito cruciale lungo la via che collegava Belluno al fiume Piave, cuore pulsante dei commerci. Costruita in laterizio nel XIII secolo, è caratterizzata da un elegante arco ogivale che conserva intatta l’atmosfera medievale. Restaurata all’inizio del Novecento, la porta è oggi uno dei pochi tratti sopravvissuti delle antiche mura urbane. La sua posizione, tra le vie del centro storico e le aree verdi lungo il Piave, ne fa una meta ideale per chi vuole passeggiare tra storia e natura.
8. Piazza dei Martiri (Campedél)
Vero e proprio salotto cittadino, Piazza dei Martiri, conosciuta affettuosamente come Campedél, è il cuore della vita pubblica di Belluno. Circondata da portici eleganti, caffè storici e boutique, è lo scenario perfetto per una passeggiata o una sosta rilassante. Il giardino centrale con aiuole fiorite e panchine è spesso animato da eventi, concerti, mercatini artigianali e iniziative culturali. Di giorno e di sera, la piazza rappresenta il punto d’incontro per residenti e turisti, simbolo di una città che ha saputo mantenere vive le sue tradizioni.
9. Museo Interattivo delle Migrazioni (MIM)
Ospitato all’interno di un edificio moderno ma accogliente, il Museo Interattivo delle Migrazioni (MIM) racconta con toccante intensità la storia dell’emigrazione bellunese. Dalla fine dell’Ottocento a tutto il Novecento, migliaia di bellunesi partirono per il Brasile, l’Australia, la Svizzera e altri Paesi in cerca di una vita migliore. Il museo, attraverso documenti storici, fotografie, video-testimonianze e installazioni multimediali, offre un viaggio emozionante nella memoria collettiva. Uno degli aspetti più originali è l’inclusione di storie di migrazione contemporanea, creando un ponte tra passato e presente. Una visita che emoziona e fa riflettere sull’identità e sull’integrazione.
10. Ponte della Vittoria
Ultimo ma non per importanza, il Ponte della Vittoria è un’icona dell’ingegneria del primo Novecento. Costruito tra il 1923 e il 1926, su progetto di Eugenio Miozzi, fu realizzato per sostituire il vecchio ponte distrutto durante la Prima guerra mondiale. La sua struttura ad arcata unica in calcestruzzo armato, lunga oltre 100 metri, era all’epoca un’impresa tecnica d’avanguardia. Oggi collega il centro cittadino alla zona sud e offre uno dei panorami più spettacolari della città, con il fiume Piave che scorre impetuoso sotto e le Dolomiti Bellunesi che svettano all’orizzonte. È uno dei luoghi più fotografati dai turisti.
Conclusione
Visitare Belluno significa lasciarsi sorprendere da un equilibrio raro tra natura e architettura, tra passato e futuro. Le sue piazze vivaci, i palazzi rinascimentali, le testimonianze veneziane e le vette che la circondano rendono questa città un luogo dove si respira cultura e bellezza autentica.
Belluno non si mostra in modo appariscente: va scoperta lentamente, passo dopo passo, lasciando che sia la sua atmosfera sobria e raffinata a conquistarvi. Chi sceglie di esplorarla si porta via non solo fotografie, ma la sensazione di aver conosciuto un luogo vero, ricco di anima e di storie da raccontare.