10 Cose da vedere a Bologna

Bologna è una città che conquista al primo sguardo. Tra i tetti rossi, gli antichi portici e la cucina che fa venire l’acquolina solo a sentirne parlare, il capoluogo emiliano si racconta con una miscela perfetta di storia, arte e tradizione. Conosciuta come La Dotta, la Rossa, la Grassa, Bologna è una meta che riesce a soddisfare ogni tipo di viaggiatore.

Ma quali sono 10 cose da fare a Bologna durante una visita? In questo articolo ti accompagniamo alla scoperta di 10 luoghi imperdibili che ti faranno innamorare della città.

1. Piazza Maggiore e la Fontana del Nettuno

Piazza Maggiore è senza dubbio il cuore pulsante di Bologna, il luogo dove tutto ha inizio e dove la storia, l’arte e la vita quotidiana si intrecciano da secoli. Chiamata con affetto Piazza Grande dai bolognesi – e resa celebre dalla splendida canzone di Lucio Dalla – questa piazza è molto più di uno spazio urbano: è un palcoscenico all’aperto dove si respira l’anima della città.

La piazza è circondata da alcuni degli edifici più importanti di Bologna:

  • Il Palazzo Comunale, noto anche come Palazzo d’Accursio, ospita la storica sede del Comune. Imponente e solenne, è decorato con affreschi e opere d’arte che raccontano secoli di vita politica e culturale.
  • Alla sua destra si trova il cinquecentesco Palazzo dei Banchi, che chiude elegantemente la piazza sul lato orientale con una lunga fila di archi e una facciata regolare, creata per armonizzare lo spazio pubblico.
  • Proprio di fronte svetta la Basilica di San Petronio, una delle chiese più grandi d’Europa, capace di impressionare chiunque per le sue dimensioni e per la magnificenza dell’interno.
  • Sul lato opposto, l’elegante Palazzo del Podestà, con la sua torre campanaria e il voltone gotico, completa il perimetro di questa piazza monumentale.

Al centro si erge la Fontana del Nettuno, una delle icone più amate di Bologna. Realizzata nel 1566 da Giambologna, la statua del dio del mare domina la scena con la sua imponenza e i suoi bronzi raffinati. Attorno al Nettuno, si possono notare dettagli scultorei allegorici legati alla fertilità e all’abbondanza.

Una curiosità tutta bolognese: si dice che attraversare Piazza Maggiore nel mezzo porti sfortuna agli studenti universitari. Secondo la tradizione, chi osa farlo prima della laurea rischia di non arrivarci mai. Un motivo in più per passeggiare lungo i bordi e godersi, con rispetto e un pizzico di scaramanzia, la bellezza senza tempo di questa piazza.

2. Palazzo d’Accursio e la Torre dell’Orologio

Tra le 10 cose da vedere a Bologna, il Palazzo d’Accursio occupa un posto d’onore. Questo storico edificio, situato proprio su Piazza Maggiore, è stato per secoli il centro del potere cittadino. La sua origine risale al XIV secolo, quando venne utilizzato come residenza e successivamente trasformato in sede del Comune.

Prende il nome dal giurista Accursio, la cui casa fu incorporata nel complesso durante la sua espansione. Nel corso dei secoli, il palazzo si è arricchito di ambienti straordinari, come la Sala Farnese, che conserva affreschi grandiosi celebranti la storia bolognese, e la Sala del Consiglio Comunale, usata tuttora per eventi e cerimonie ufficiali.

Salendo il monumentale Scalone del Bramante, pensato per permettere l’accesso a cavallo, si arriva ai piani nobili dove si trovano anche le Collezioni Comunali d’Arte: un vero e proprio museo con dipinti, sculture e arredi provenienti da palazzi storici della città.

Uno degli elementi più affascinanti del palazzo è la Torre dell’Orologio, finalmente visitabile. Dalla sua cima si gode di una splendida vista panoramica sulla piazza e sui tetti della città. All’interno si può anche osservare il meccanismo che muove l’antico orologio, un piccolo gioiello di ingegneria.

Accanto al palazzo si trova l’ingresso alla Sala Borsa, oggi trasformata in una modernissima biblioteca multimediale. Al suo interno, una grande sala con pavimento trasparente permette di vedere i resti dell’antica Bologna romana, un perfetto esempio di come la città riesca a fondere tradizione e innovazione. Fermarsi qui per leggere o semplicemente osservare lo spazio è una delle esperienze più autentiche da vivere a Bologna.

3. Basilica di San Petronio

Quando ci si chiede quali sono 10 cose da fare a Bologna, una visita alla Basilica di San Petronio è assolutamente imprescindibile. Dedicata al santo patrono della città, è non solo una delle più grandi chiese gotiche mai costruite, ma anche un simbolo dell’identità bolognese.

I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1390, e da subito la Basilica fu concepita per stupire. Tuttavia, il progetto originario, che prevedeva una chiesa addirittura più grande di San Pietro a Roma, non fu mai portato a termine, soprattutto per ragioni politiche e religiose. Ancora oggi, la facciata si presenta incompleta: la parte inferiore è decorata in marmo bianco e rosa, mentre quella superiore è rimasta in mattoni grezzi.

L’interno è grandioso, con tre navate sorrette da alte colonne. La luce che filtra dalle vetrate contribuisce a creare un’atmosfera solenne. Una delle attrazioni principali è la Cappella Bolognini, decorata con un ciclo di affreschi tardo gotici raffiguranti il Giudizio Universale, il Paradiso e l’Inferno. Quest’ultimo ha suscitato diverse polemiche nel tempo, soprattutto per la presenza della figura del profeta Maometto nell’Inferno, dipinto secondo l’iconografia medievale.

Un altro elemento straordinario è la Meridiana solare, la più lunga del mondo (oltre 67 metri), realizzata nel XVII secolo da Giovanni Domenico Cassini. Questa linea incisa sul pavimento non era soltanto un’opera simbolica, ma serviva come strumento scientifico per studiare i movimenti del sole e confermare il sistema eliocentrico.

Dal 2020 è accessibile al pubblico anche la terrazza panoramica, posta a 54 metri d’altezza: da qui si possono ammirare i tetti rossi di Bologna, le torri medievali e, nelle giornate limpide, persino le montagne all’orizzonte. Fortunatamente, si può salire comodamente con l’ascensore.

4. Le Due Torri: Asinelli e Garisenda

Tra le immagini più iconiche associate a Bologna ci sono senza dubbio le Due Torri, che svettano fiere nel cuore della città come sentinelle silenziose del passato. La Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda sono ciò che rimane di un’epoca in cui Bologna era soprannominata la “New York del Medioevo”, grazie alle oltre 100 torri che punteggiavano il suo skyline. Queste strutture, costruite tra il XII e il XIII secolo, avevano una doppia funzione: militare e simbolica. Difendevano la città, ma soprattutto rappresentavano lo status delle famiglie nobili che le commissionavano.

La Torre degli Asinelli, con i suoi 97,20 metri di altezza, è la torre medievale pendente più alta d’Italia. Fu costruita dalla famiglia Asinelli tra il 1109 e il 1119 ed è l’unica delle due visitabile. Per raggiungere la cima occorre salire 498 gradini in legno, una sfida che viene ricompensata da un panorama mozzafiato: in giornate limpide, lo sguardo può spingersi fino alle Alpi e all’Appennino.

Accanto si trova la Torre Garisenda, ben più bassa (circa 47 metri) e decisamente più inclinata. Tanto che anche Dante Alighieri, nel Inferno, la cita per descrivere una situazione precaria e in bilico. Oggi la Garisenda non è visitabile per ragioni di sicurezza, ma è comunque uno spettacolo da osservare dal basso, per cogliere l’intensità del suo pendio.

Queste torri sono non solo tra le 10 cose da vedere a Bologna, ma anche tra i simboli più riconoscibili dell’identità cittadina. Fermarsi ai loro piedi, scattare una foto o affrontare la salita è quasi un rito per chi visita Bologna per la prima volta.

5. Basilica di Santo Stefano – Il complesso delle Sette Chiese

Pochi luoghi riescono a trasmettere la stessa quiete e sacralità del Complesso di Santo Stefano, conosciuto dai bolognesi semplicemente come le Sette Chiese. Si tratta di un affascinante agglomerato di edifici religiosi, costruiti in epoche diverse ma fusi in un’armoniosa continuità architettonica. Oggi ne rimangono visitabili quattro, ma l’impatto emotivo resta intatto.

Secondo la tradizione, fu San Petronio, vescovo di Bologna nel V secolo, a volere la costruzione del complesso. Di ritorno da un viaggio in Terra Santa, volle riprodurre a Bologna i luoghi della Passione di Cristo, rendendo così la città un piccolo angolo di Gerusalemme.

Passeggiando nella Piazza Santo Stefano, recentemente restaurata nel suo aspetto medievale, si accede a un mondo fatto di cortili silenziosi, chiostri romanici, cripte e ambienti suggestivi come il Cortile di Pilato, che ricorda il pretorio dove Cristo fu condannato.

All’interno del complesso si trovano:

  • La Chiesa del Crocifisso, con la cripta;
  • La Basilica del Sepolcro, a pianta centrale;
  • La Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola, tra le più antiche della città;
  • Il Museo di Santo Stefano, che raccoglie reperti e opere d’arte legate alla storia del sito.

Il chiostro medievale, con il suo silenzio quasi irreale, è uno dei luoghi preferiti dai bolognesi per meditare, leggere o semplicemente staccare dalla frenesia urbana. Visitare questo luogo è come fare un salto indietro nel tempo, un’esperienza spirituale che ti riporta all’essenza della città.

6. L’Archiginnasio e il Teatro Anatomico

Quando si parla di quali sono 10 cose da vedere a Bologna, non si può omettere una visita all’Archiginnasio, uno dei palazzi più affascinanti e significativi della città. Costruito nel 1563 per volontà del cardinale Carlo Borromeo, l’edificio fu la prima sede unificata dell’Università di Bologna, la più antica del mondo occidentale.

Appena entrati, si rimane colpiti dal portico con 30 arcate, ma è salendo le scalinate che si scopre il vero tesoro. Le pareti, i soffitti e i loggiati sono completamente ricoperti da oltre 6000 stemmi, dedicati agli studenti e ai professori che hanno fatto la storia dell’ateneo. Un tripudio araldico che celebra il sapere e la tradizione accademica.

Al piano superiore si trovano le antiche aule magne degli Artisti e dei Legisti, e soprattutto il celebre Teatro Anatomico. Questa sala in legno di cedro, costruita nel 1637, veniva utilizzata per le dissezioni pubbliche durante le lezioni di anatomia. Al centro, il tavolo in marmo su cui venivano deposti i cadaveri per lo studio; attorno, le sedute a gradoni per gli studenti; sopra, statue raffiguranti medici dell’antichità e due figure note come gli “spellati”, realizzate in maniera impressionante da Ercole Lelli.

Il teatro fu quasi completamente distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma grazie a un attento lavoro di restauro, condotto utilizzando i materiali originali, è tornato al suo antico splendore. L’Archiginnasio ospita oggi la Biblioteca Comunale, una delle più grandi d’Italia, che conserva oltre 850.000 volumi. Anche se l’accesso è riservato agli studiosi, solo esplorare i suoi ambienti e il cortile è sufficiente per percepire tutta l’energia culturale che ha fatto di Bologna una città davvero dotta.

7. Chiesa di San Domenico

Tra le tappe meno affollate ma assolutamente da includere nella tua lista delle 10 cose da vedere a Bologna, spicca la maestosa Chiesa di San Domenico. Situata poco distante dal centro storico, questa basilica può sfuggire a uno sguardo distratto, ma al suo interno custodisce autentici capolavori dell’arte italiana.

Qui si trovano le spoglie di San Domenico, fondatore dell’Ordine dei Predicatori, morto a Bologna nel 1221. Le sue reliquie sono conservate nella celebre Arca di San Domenico, una magnifica opera scultorea che ha visto all’opera alcuni dei più grandi artisti della storia. L’urna fu inizialmente scolpita da Nicola Pisano, ma nel corso dei secoli venne arricchita da Niccolò dell’Arca, autore di straordinarie figure plastiche, e persino da un giovanissimo Michelangelo, che realizzò tre sculture: San Petronio, San Procolo e un angelo reggicandelabro.

Ma l’incanto non finisce qui: all’interno della chiesa potrai ammirare opere di maestri del calibro di Guido Reni, Guercino, Filippino Lippi e Ludovico Carracci, oltre a uno dei cori lignei intarsiati più affascinanti del Rinascimento, definito dai contemporanei “l’ottava meraviglia del mondo” per la sua raffinatezza e complessità.

Il complesso include anche il convento, un’importante biblioteca con oltre 90.000 volumi, e un chiostro che invita alla contemplazione.

8. I canali nascosti di Bologna

Bologna sorprende sempre. Oltre ai portici, alle torri e ai palazzi storici, la città nasconde una parte meno conosciuta ma altrettanto affascinante: i suoi canali segreti. In epoca medievale, Bologna era attraversata da una complessa rete idrica artificiale che serviva per trasportare merci, irrigare i campi e alimentare mulini. Queste vie d’acqua la rendevano una città operosa, simile – per certi versi – a una piccola Venezia dell’entroterra.

Oggi gran parte di questi canali è stata coperta o interrata, ma in alcuni angoli del centro storico si possono ancora scorgere scorci sorprendenti. Il più celebre è sicuramente la finestrella di Via Piella, uno dei luoghi più fotografati e condivisi di Bologna. Aprendo questo piccolo sportello affacciato su un muro si scopre il Canale delle Moline, che scorre placido tra gli edifici colorati come in una cartolina romantica.

Altri punti da cui osservare la Bologna acquatica sono i ponti di Via Malcontenti e Via Oberdan, dove l’acqua affiora silenziosa sotto strade e palazzi. Nei pressi del Ghetto Ebraico, l’antico torrente Aposa scorre sotterraneo, e in alcune zone si può perfino sentire il suo gorgoglio attraverso grate e tombini.

Questa parte nascosta della città è una delle esperienze più insolite da inserire nella lista di cose da vedere a Bologna, ideale per chi ama scoprire angoli fuori dai classici itinerari turistici. Passeggiare alla ricerca dei canali è come riscoprire una Bologna dimenticata, misteriosa e affascinante.

9. Pinacoteca Nazionale di Bologna

Per gli amanti dell’arte, una delle tappe imperdibili tra le 10 cose da vedere a Bologna è senza dubbio la Pinacoteca Nazionale, situata in Via Belle Arti, all’interno dell’ex convento dei Gesuiti. Questa prestigiosa istituzione custodisce una delle collezioni artistiche più complete d’Italia, con opere che coprono un arco temporale dal XIII al XVIII secolo.

Tra i nomi più celebri presenti spiccano Raffaello, Perugino, Guido Reni, Guercino, Carracci, Parmigianino e Tintoretto. Le opere sono distribuite in 30 sale espositive, disposte in ordine cronologico e tematico, per offrire al visitatore un viaggio coerente attraverso le principali scuole pittoriche italiane, con particolare attenzione alla produzione emiliana e bolognese.

La Pinacoteca non è solo un museo: è anche un centro di ricerca e conservazione che organizza regolarmente mostre temporanee, laboratori, eventi e attività didattiche rivolte a scuole e famiglie. Grazie a questo approccio dinamico, il museo riesce a coinvolgere non solo gli esperti ma anche un pubblico più ampio.

Se ti stai chiedendo quali sono 10 cose da fare a Bologna in una giornata culturale, dedicare qualche ora alla Pinacoteca ti permetterà di comprendere meglio il ruolo fondamentale che l’arte ha avuto nello sviluppo della città. E per chi ama l’arte sacra, non mancano opere provenienti da chiese e monasteri bolognesi, testimonianza di un legame profondo tra fede e creatività.

10. I Portici di San Luca e il Santuario

Chiunque visiti Bologna rimane affascinato dai suoi portici, dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO per il loro valore storico e architettonico. Tra tutti, il più celebre è il Portico di San Luca, una meraviglia lunga quasi 4 chilometri che collega Porta Saragozza al suggestivo Santuario della Madonna di San Luca, posto sul Colle della Guardia.

Questo portico, formato da 666 arcate, è il più lungo del mondo e porta con sé un ricco significato simbolico. Il numero 666 rappresenta il male, e la forma del porticato – che ricorda un serpente – viene “schiacciata” dalla chiesa posta in cima, raffigurazione della Madonna che trionfa sul male. Percorrerlo tutto è un’esperienza che unisce il cammino fisico alla riflessione interiore, un viaggio tra fede, arte e natura.

La salita è piuttosto impegnativa, soprattutto nella parte finale, ma il percorso è completamente coperto e arricchito da edicole votive che raccontano la vita della Vergine. Lungo il tragitto, spesso incontrerai sportivi, pellegrini o semplici curiosi che affrontano il percorso per devozione o per godere del panorama. Arrivati al Santuario di San Luca, l’atmosfera è raccolta e solenne. La chiesa, costruita tra il XVII e il XVIII secolo, custodisce un’icona bizantina della Madonna con Bambino, considerata miracolosa. Ogni anno, in occasione dell’Ascensione, viene portata in processione fino alla Cattedrale di San Pietro nel centro città. Per chi ha ancora un po’ di energia, è possibile salire sulla terrazza panoramica della cupola, da cui si gode una vista spettacolare su Bologna, la pianura e i colli. Tra le 10 cose da vedere a Bologna, questa è una delle più emozionanti e complete: arte, storia, spiritualità e natura, tutto in un’unica, lunga passeggiata.

Ora che sai quali sono 10 cose da fare a Bologna, non ti resta che preparare la valigia. Bologna è una città che si lascia esplorare lentamente, a piedi, con lo sguardo rivolto verso le torri e il cuore colmo di meraviglia.

Che tu voglia perderti nei vicoli medievali, salire su una torre per dominare i tetti rossi o assaporare un piatto fumante di tortellini, Bologna saprà accoglierti a braccia aperte. Una città autentica, colta, calorosa, che resta nel cuore di chiunque la visiti.

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