10 Cose da Vedere a Volterra

Immersa tra le sinuose colline toscane, Volterra è un autentico gioiello medievale che racchiude secoli di storia, arte e tradizioni. Questo affascinante borgo, con le sue strade lastricate e i suoi edifici in pietra, racconta un passato che affonda le radici nell’epoca etrusca, passando per il dominio romano e il Medioevo, fino a diventare uno dei centri culturali più importanti della Toscana.

Camminando per il centro storico, si possono ammirare imponenti palazzi rinascimentali, chiese secolari, musei ricchi di reperti storici e artigianato locale, tra cui spiccano le celebri lavorazioni in alabastro, simbolo di un’arte tramandata da generazioni. Oltre al suo inestimabile patrimonio storico, Volterra regala anche panorami mozzafiato sulla Val di Cecina, con viste che si estendono fino al mare nelle giornate più limpide.

Se stai programmando un viaggio e vuoi scoprire le 10 cose da vedere a Volterra, questa guida ti accompagnerà alla scoperta dei luoghi più affascinanti della città, dai siti archeologici ai capolavori artistici, senza dimenticare gli angoli più suggestivi dove assaporare l’atmosfera autentica di questo borgo senza tempo.

1. Piazza dei Priori: il cuore pulsante della città

Nel cuore del borgo si apre Piazza dei Priori, una delle piazze medievali meglio conservate d’Italia. Dominata dall’imponente Palazzo dei Priori, il più antico palazzo comunale della Toscana, la piazza rappresenta il fulcro della vita cittadina da secoli.

Il Palazzo dei Priori, costruito nel 1208, vanta una facciata decorata con stemmi in terracotta appartenenti alle famiglie fiorentine che governarono Volterra nel XV secolo. Al suo interno, la suggestiva Sala del Consiglio custodisce preziosi affreschi, mentre dalla torre si può ammirare un panorama straordinario sulla Val di Cecina.

Oltre al Palazzo dei Priori, la piazza ospita il Palazzo Pretorio, riconoscibile per la sua Torre del Porcellino, e il Palazzo Vescovile, un tempo utilizzato come granaio pubblico.

2. Il Duomo e il Battistero di Volterra: gioielli di arte sacra

A pochi passi da Piazza dei Priori si trovano due simboli della spiritualità volterrana: il Duomo di Santa Maria Assunta e il Battistero di San Giovanni.

Il Duomo, costruito nel XII secolo, presenta una facciata romanica sobria, mentre al suo interno custodisce capolavori come la Cappella della Deposizione, con un gruppo di statue lignee del 1228, e l’Oratorio della Vergine Maria, che conserva opere di Giovanni della Robbia.

Di fronte al Duomo, il Battistero ottagonale si distingue per la facciata in marmo bianco e verde, ispirata allo stile fiorentino. All’interno spicca il fonte battesimale di Giovanni Vaccà, realizzato nel XVIII secolo.

3. Il Museo Etrusco Guarnacci: un viaggio nella Volterra etrusca

Per immergersi nella storia più antica di Volterra, il Museo Etrusco Guarnacci è una tappa imprescindibile. Fondato nel 1761 grazie alla donazione dell’abate Mario Guarnacci, questo museo è oggi una delle più importanti raccolte archeologiche d’Italia, offrendo un affascinante viaggio nel passato etrusco della città.

La collezione, con oltre 600 urne funerarie, racconta la vita e le tradizioni del popolo etrusco tra il IV e il I secolo a.C. Tra i reperti più famosi spicca il Coperchio degli Sposi, una splendida urna funeraria in terracotta che raffigura una coppia distesa su un letto conviviale, simbolo dell’importanza del banchetto nell’aldilà e del ruolo delle donne nella società etrusca, più emancipata rispetto a quella romana e greca.

Un altro capolavoro iconico è la celebre Ombra della Sera, una misteriosa statuetta in bronzo alta circa 57 cm, caratterizzata da un corpo filiforme e allungato, quasi etereo. Il suo profilo slanciato ricorda la silhouette di un’ombra proiettata al tramonto, da cui deriva il suo suggestivo nome. Questa scultura, unica nel suo genere, è diventata uno dei simboli di Volterra e continua ad affascinare studiosi e visitatori con il suo aspetto enigmatico.

Oltre a questi capolavori, il museo ospita una ricca collezione di stele funerarie, gioielli, monili, ceramiche e strumenti di uso quotidiano, offrendo una visione dettagliata della vita, delle credenze e delle usanze del popolo etrusco. Passeggiare tra le sale del Museo Guarnacci significa fare un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta delle radici profonde di Volterra e della sua straordinaria eredità culturale.

4. La Pinacoteca e il Museo Civico: il cuore artistico di Volterra

Ospitata all’interno di Palazzo Minucci Solaini, uno dei più prestigiosi edifici rinascimentali della città, la Pinacoteca e Museo Civico di Volterra è un luogo imperdibile per gli amanti dell’arte. Qui è custodita una straordinaria collezione di opere che spaziano dal Medioevo al Rinascimento, testimoniando il ricco patrimonio artistico della città.

Tra i capolavori più celebri spicca la Deposizione dalla Croce di Rosso Fiorentino, realizzata nel 1521. Quest’opera, considerata una delle più espressive e rivoluzionarie del Manierismo italiano, colpisce per il suo uso drammatico del colore e per la tensione emotiva delle figure, che sembrano quasi contorcersi in un dinamismo carico di pathos. La scena della deposizione di Cristo è resa con una composizione innovativa, caratterizzata da corpi allungati e gesti esasperati, che rendono questa pala d’altare unica nel suo genere.

Accanto a questo capolavoro, la Pinacoteca ospita opere di alcuni tra i più grandi artisti del Quattrocento e Cinquecento, come Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Taddeo di Bartolo, ma anche sculture lignee, affreschi e arredi sacri provenienti da chiese locali.

5. Il Teatro Romano di Volterra: un viaggio nell’antica Roma

Tra le testimonianze più straordinarie del passato di Volterra spicca il Teatro Romano, un sito archeologico che trasporta i visitatori nell’epoca dell’antica Roma. Scoperto negli anni ’50 durante alcuni scavi, il teatro fu costruito tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. per volere della ricca famiglia dei Cecina, che lo dotò di una scenografia maestosa e di dettagli architettonici degni delle grandi città romane.

Poteva ospitare fino a 1.700 spettatori e la sua cavea, ovvero la gradinata semicircolare, è ancora ben visibile oggi. La scena era decorata con colonne marmoree e nicchie che ospitavano statue, creando un palcoscenico imponente per spettacoli teatrali e celebrazioni pubbliche. Tuttavia, con il declino dell’Impero Romano, nel III secolo d.C., il teatro fu abbandonato e in parte trasformato in terme pubbliche, sfruttando le strutture preesistenti.

Oggi, passeggiando tra le rovine, si può ammirare la struttura ancora ben conservata e lasciarsi trasportare dall’atmosfera di un’epoca in cui l’arte e lo spettacolo avevano un ruolo fondamentale nella vita cittadina.

6. L’arte dell’alabastro: il Museo dell’Alabastro

Volterra è universalmente riconosciuta come la culla della lavorazione dell’alabastro, una tradizione che affonda le sue radici nell’epoca etrusca e che si è tramandata fino ai giorni nostri. Questa pietra pregiata, apprezzata per la sua traslucenza e facilità di lavorazione, è stata utilizzata nei secoli per creare sculture, bassorilievi e oggetti ornamentali di straordinaria bellezza.

Il Museo dell’Alabastro, situato all’interno dello storico Palazzo Minucci Solaini, ripercorre la storia di questa antica arte attraverso un’eccezionale collezione di opere realizzate dai maestri artigiani di Volterra. All’interno del museo si possono ammirare cinerari etruschi, capitelli medievali, sculture settecentesche e creazioni contemporanee, oltre a strumenti e tecniche di lavorazione utilizzati nei secoli.

Visitare questo museo significa immergersi in un’arte unica nel suo genere, che continua ancora oggi a caratterizzare l’identità della città. Non a caso, passeggiando per Volterra, si possono trovare numerosi laboratori artigianali dove gli artisti lavorano l’alabastro, dando vita a pezzi unici che rappresentano il simbolo di una tradizione senza tempo.

7. La Fortezza Medicea: tra storia e mistero

Volterra è una città che racconta secoli di storia e la Fortezza Medicea ne è uno dei simboli più imponenti. Situata nella parte più alta della città, domina il paesaggio con la sua imponente mole di pietra. Costruita nel XIV secolo e successivamente ampliata da Lorenzo il Magnifico, la fortezza rappresentava il fulcro della difesa cittadina, progettata per proteggere Volterra da attacchi esterni ma anche per consolidare il dominio fiorentino sulla città.

La struttura si compone di due parti principali, la Rocca Vecchia (1342), costruita dai governanti fiorentini per controllare la città, e la Rocca Nuova (1474), voluta da Lorenzo il Magnifico dopo la conquista di Volterra. Quest’ultima fu progettata per essere una cittadella militare autosufficiente, dotata di magazzini per le provviste e armerie.

Oggi la Fortezza Medicea ha una destinazione insolita: ospita un carcere di massima sicurezza, il che rende la visita limitata solo ad alcune aree. Tuttavia, è possibile accedere alla Torre del Mastio, da cui si gode di una vista spettacolare sull’intera città e sulla Val di Cecina. Questo affascinante monumento non è solo un simbolo di potere, ma anche un luogo che conserva misteri e storie legate ai suoi antichi prigionieri e alle vicende turbolente della città.

8. L’Acropoli Etrusca e la Porta dell’Arco: le radici di Volterra

Volterra è una delle città etrusche più antiche d’Italia e il suo Parco Archeologico Enrico Fiumi offre la possibilità di immergersi nel passato, tra le vestigia di un’epoca lontana che ha lasciato segni indelebili nel tessuto urbano.

All’interno del parco si trovano i resti della grande Acropoli Etrusca, risalente al IV secolo a.C., che testimonia l’importanza della città già nell’antichità. Qui si possono ammirare le fondamenta di antichi templi, cisterne per la raccolta dell’acqua piovana e insediamenti abitativi, elementi che raccontano lo sviluppo di Volterra come una delle principali città-stato etrusche.

A pochi passi dal parco si trova un’altra meraviglia archeologica: la Porta dell’Arco, uno degli ingressi monumentali meglio conservati dell’antica Volterra. Questa imponente struttura, risalente al IV secolo a.C., si distingue per le tre teste scolpite nella pietra che decorano l’arcata superiore, simbolo di protezione e potere.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli abitanti di Volterra decisero di proteggere la Porta dell’Arco dagli attacchi alleati, riempiendola di pietre per evitarne la distruzione. Questo gesto ha permesso alla porta di arrivare fino a noi in condizioni straordinarie, continuando a raccontare la storia millenaria della città.

Oggi, una passeggiata tra l’Acropoli Etrusca e la Porta dell’Arco è un viaggio attraverso il tempo, che permette di riscoprire le origini di Volterra e il suo profondo legame con il mondo etrusco.

9. Palazzo Viti

Per chi ama l’arte, la storia e l’eleganza d’altri tempi, Palazzo Viti rappresenta una delle residenze storiche più affascinanti di Volterra. Questa dimora nobiliare, acquistata nel 1850 dal commerciante e viaggiatore Giuseppe Viti, è oggi una splendida casa-museo che conserva intatto il suo fascino originale.

Giuseppe Viti, noto imprenditore nel commercio dell’alabastro, restaurò il palazzo con grande cura, trasformandolo in una dimora raffinata che negli anni ha accolto ospiti illustri, tra cui re e principi. Ancora oggi, passeggiando tra le sue sale, si respira l’atmosfera dell’epoca grazie agli arredi originali, alle opere in alabastro e ai preziosi dipinti che decorano le stanze.

Tra gli ambienti più suggestivi spiccano la Sala da Ballo, con i suoi dettagli sfarzosi, la Sala da Pranzo, riccamente arredata, e la Biblioteca, il cui soffitto finemente decorato è impreziosito da quattro medaglioni che ritraggono i grandi poeti italiani Dante, Petrarca, Ariosto e Tasso.

Visitare Palazzo Viti significa immergersi in un’epoca di lusso e raffinatezza, scoprendo un angolo di Volterra che racconta la storia e il prestigio delle famiglie nobiliari della città.

10. Il Manicomio di Volterra: un luogo di memoria e riflessione

Tra i luoghi più suggestivi e carichi di storia di Volterra, il Manicomio di Volterra rappresenta una tappa che lascia un segno profondo in chi lo visita. Questo imponente complesso, attivo dal 1897 al 1977, è stato il più grande ospedale psichiatrico d’Italia, un vero e proprio villaggio che ospitava migliaia di pazienti.

Oggi è possibile esplorare questa realtà attraverso una visita guidata, un’esperienza intensa e coinvolgente che offre uno sguardo sulle condizioni di vita all’interno della struttura e sulle storie delle persone che vi hanno vissuto. Più di un semplice luogo abbandonato, il manicomio è una testimonianza storica di un’epoca in cui la psichiatria seguiva metodi oggi superati, ma che hanno segnato profondamente la società.

Se desideri comprendere il passato di Volterra da una prospettiva diversa, questa visita sarà un momento toccante e ricco di spunti di riflessione, un viaggio tra le ombre e la memoria di un’istituzione che ha fatto parte della storia italiana per quasi un secolo.

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