Il Forte Malatesta di Ascoli Piceno

Il Forte Malatesta di Ascoli Piceno è una maestosa testimonianza della ricca storia della città, rappresentando un punto di incontro tra passato e presente. Situato in un’area di grande valore storico, il forte è stato protagonista di secoli di trasformazioni, passando da roccaforte medievale a polo culturale moderno. Oggi, il Forte Malatesta non solo ricorda le antiche vicende della città, ma continua a essere un luogo vivo, dove storia, arte e cultura si fondono per offrire un’esperienza unica ai visitatori.

Ascoli Piceno, Forte Malatesta: storia

Le Terme Romane e le Prime Costruzioni

Secondo gli storici locali, l’area dove oggi sorge il Forte Malatesta di Ascoli Piceno ospitava, in epoca romana, un complesso termale conosciuto come “Terme del Lago”. Questo impianto termale era alimentato da un acquedotto, rivestito in opus reticulatum e ancora parzialmente visibile, che trasportava l’acqua salmacina dalla sorgente di Castel Trosino. Nel 1776, Francesco Antonio Marcucci, uno storico dell’epoca, descrisse la sala principale delle terme come un grande ambiente dotato di vasche interne e di una piccola sorgente. Si ritiene che un blocco di travertino di notevoli dimensioni, databile alla prima età imperiale e oggi conservato nella navata sinistra della chiesa di San Vittore, decorato con delicati motivi vegetali, appartenesse a questa antica costruzione.

La Costruzione del Forte da Parte di Galeotto I Malatesta (1349)

Nel 1349, Galeotto I Malatesta, signore di Ascoli Piceno, ricostruì un forte sui resti di una precedente rocca, con l’intento di proteggersi dagli abitanti della città, che non accettavano il suo dominio autoritario. Questo forte, conosciuto con vari nomi tra cui “Cassero a mare”, “Forte Minore”, “Arcicula” o “Forte Malatesta di Ascoli Piceno”, era distinto dalla Fortezza Pia, un’altra struttura restaurata da Malatesta. In quell’anno, Galeotto fece imprigionare nel forte il vescovo Isacco Bindi, che aveva denunciato al popolo di Ascoli Piceno le crudeltà e gli abusi del signore. Oggi è ancora visibile la torre quadrangolare orientale, che faceva parte della fortificazione originale.

Nel 1353, le cronache raccontano della cacciata di Malatesta dalla città, avvenuta durante una rivolta popolare che portò alla distruzione del Forte Malatesta ad Ascoli Piceno. Tuttavia, le fonti non concordano sulla data esatta di questi eventi, riportando sia il 2 giugno sia il 7 settembre dello stesso anno. Nel 1376, la struttura subì ulteriori danni durante una rivolta contro Blasco Garcia Albornoz, che governava la città per conto di suo zio, il cardinale. Tra il 1533 e il 1536, il forte fu temporaneamente ceduto alle clarisse del monastero vicino alla chiesa di Santa Maria delle Donne.

Il Rinnovamento di Sangallo il Giovane (1540-1543)

Tra il 1540 e il 1543, Antonio da Sangallo il Giovane, su incarico di Papa Paolo III Farnese, progettò e costruì una nuova fortificazione a pianta stellata, che è arrivata fino a noi. Giorgio Vasari ha raccontato come Sangallo riuscì a completare l’opera in tempi sorprendentemente brevi, tanto che gli ascolani e altri osservatori rimasero increduli, pensando che una simile costruzione avrebbe richiesto molti anni. L’obiettivo di Sangallo era quello di inglobare i resti delle strutture preesistenti e della chiesa di Santa Maria del Lago, che, dopo essere stata sconsacrata, fu trasformata nel mastio della fortezza, con tre livelli distinti, dando vita a un nuovo complesso difensivo.

Lungo le rive del fiume Castellano, Sangallo realizzò una serie di troniere, disposte su tre livelli. Le aperture inferiori sono prevalentemente rettangolari, mentre quelle superiori hanno una forma a campana. Nel 1543, al termine dei lavori, il commissario P.D. Angelini fece apporre una lapide commemorativa che celebrava la conclusione del progetto.

Ristrutturazioni e Utilizzi Successivi

Ad Ascoli Piceno, il Forte Malatesta, fu restaurato nuovamente nel 1600. Tra il 1797 e il 1798, il Governo Pontificio lo adibì a caserma militare. La struttura attuale è il risultato di ulteriori modifiche apportate nel corso del tempo per migliorarne la funzionalità, dato che l’edificio ospitò il carcere giudiziario della città dal 1828 fino ai primi anni ’80, quando fu completata la costruzione del nuovo carcere a Marino, che sostituì gradualmente la vecchia prigione. Tra i detenuti del forte, si annoverano anche diversi briganti, che furono imprigionati per le loro attività illecite, aggiungendo un capitolo oscuro alla storia del Forte Malatesta di Ascoli Piceno.

Forte Malatesta di Ascoli Piceno

Nel 2010 l’Amministrazione del Comune di Ascoli Piceno ha destinato l’utilizzo del Forte Malatesta per l’allestimento del polo museale. Vediamo di seguito nello specifico quali sono i Musei e le esposizioni situati al suo interno.

Museo dell’Alto Medioevo

Dal 2014 ad oggi è ospitato all’interno del Forte Malatesta di Ascoli la sede del Museo dell’Alto Medioevo. Esso presenta due tombe e numerosi corredi longobardi di Castel Trosino, i quali erano situati all’interno dell’omonimo Museo di Roma ed in quello archeologico statale di Ascoli. 

Il Museo dell’Alto Medioevo ospita non solo arredi ed oggetti longobardi, ma anche bizantini, gotici e romani, ognuno dei quali proveniente dai musei archeologici delle Marche.

Le sezioni di arte tardo-romana, bizantina e gotica sono composte da altri oggetti, compresi quelli della sezione longobarda. Il museo fa parte di un museo altomedievale marchigiano grazie ai reperti provenienti dai musei archeologici della regione.

Museo Cinema e territorio

Noto anche come I Costumi nel Cinema, questo Museo situato nella Fortezza Malatesta di Ascoli Piceno presenta un percorso che illustra le fasi della creazione di un costume per i set cinematografici. È molto più recente del precedente, tant’è che è stato inaugurato verso la fine del 2021.

Parco “Giuseppe Marinucci”

Aperto al pubblico nel giugno 2022, il parco dedicato a Giuseppe Marinucci è situato nel fossato che circonda parzialmente il Forte Malatesta di Ascoli Piceno. All’interno del parco, i visitatori possono seguire un percorso espositivo che ospita sculture in ferro, raffiguranti figure uniche e sinuose, realizzate dall’artista ascolano Marinucci, riconosciuto come un importante esponente dell’arte del Novecento.

Mostre Temporanee

Al di là dei due musei sopra elencati, il polo museale del Forte Malatesta di Ascoli Piceno, presenta anche una serie di esposizioni e mostre temporanee accessibili a chiunque. Gli spazi includono anche una sala conferenze situata al primo piano, utilizzata per incontri e convegni.

Orari e biglietti di ingresso al Forte Malatesta

Attualmente il costo di ingresso al Forte Malatesta e di:

6.00 euro Intero
4.00 euro Ridotto
2.00 euro Ridotto Scuole

Dal 1 aprile al 16 settembre:
Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15 .00 alle 19.00
Sabato e domenica (festivi e prefestivi) dalle 11.00 alle 19.00

Dal 16 settembre al 1 aprile:
Martedì e giovedì: dalle 10 alle 13;
Mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18.
Sabato e domenica (festivi e prefestivi) 10-13 e 15.18

Si avvisano i visitatori che l’ingresso al Forte Malatesta termina 30 minuti prima della chiusura del museo.

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